Lasciate ogni speranza voi che entrate........ chi siete voi che bussate alla mia porta? Chiamarvi donne io non posso, me lo impedisce quell'orrida barba........ LIBERTA' DI ESPRESSIONE..........LIBERTA' DI ESSERE..... !!!!!!!!!

venerdì 27 giugno 2008

Le impronte dei bimbi rom e il silenzio della Chiesa

Questo articolo è tratto da repubblica .it. Lo pubblico tutto anche se è lungo perchè ne vale la pena !

Fonte: Repubblica.it
A Maroni vorremmo suggerire di prendere le impronte delle mani (e dei piedi) ai neonati cinesi di Milano, che sono già, notoriamente, tutti ladri di identità. Inoltre, per coerenza, potrebbe impartire l'ordine di misurare la lunghezza degli arti ai bimbi di Corleone che crescono (si fa per dire) con il 'criminal profiling' di Totò u curtu. Ed è inutile spiegare a un pietoso uomo d'ingegno come il nostro ministro degli Interni che i minori dell'agro nocerino sarnese e della piana del Sele andrebbero - per proteggerli, badate bene! - sottratti alla patria potestà e affidati alla Dia o, in subordine, allo scrittore Roberto Saviano. E contro il bullismo nelle scuole cosa ci sarebbe di meglio che prendere le impronte, al momento dell'iscrizione, anche ai genitori che sono sempre un po' complici? Il punto è che, insieme con l'ossessione di Berlusconi per la Giustizia, in questo governo c'è anche l'ossessione leghista per la sicurezza. Ma una cosa è il problema e un'altra cosa l'ossessione. Ebbene, incapace di risolvere il problema che lo ossessiona, Maroni vorrebbe che, per reazione, noi negassimo il problema. Invece noi gli ricordiamo che già il suo predecessore, il mite Giuliano Amato aveva segnalato che in tutte le comunità criminali sta crescendo, anche in Italia, l'uso orribile dei bambini. Ci sono, per esempio, le baby gang. E il libro Gomorra racconta di ragazzini utilizzati nelle vendette trasversali. E in Calabria sono in aumento gli omicidi compiuti da killer ragazzini pagati solo poche centinaia di euro. Ma che facciamo, ministro Maroni, schediamo tutti i bimbi calabresi? E va bene che il bambin Gesù non era rom, ma la chiesa che in Italia fonda la sua forza molto più sull'immagine dolce del bambinello che su quella del crocifisso, potrebbe almeno dire che i bambini non si toccano. La Chiesa sì che può (deve) permettersi i buoni sentimenti. Non era Gesù che voleva che lasciassero i bambini venire a lui? La Chiesa, che punisce e scomunica in materia di sesso e di scienza, perché tollera e accetta le volgarità dei leghisti contro i marginali e contro la gente da marciapiedi, contro i disperati dei semafori e dei campi, contro i loro bambini? La Chiesa, che è l'ecclesia dei naufraghi, dei diseredati e dei dannati della Terra, perché non interviene? Forse perché i bimbi rom non fanno beneficenza come il terribile boss della Magliana Renato De Pedis che - lo ha raccontato mercoledì Filippo Ceccarelli - è stato sepolto nel più esclusivo cimitero del Vaticano, "sarcofago di marmo bianco, iscrizioni in oro e zaffiro, l'ovale della foto" e "un attestato di grande benefattore dei poveri..., che ha dato molti contributi per aiutare i giovani, interessandosi in particolare per la loro formazione cristiana e umana". I bambini rom, non avendo avuto la fortuna di essere educati da quel sant'uomo di De Pedis, sono rimasti ladruncoli e tutti infedeli, mentre Maroni, come De Pedis, si dichiara fervente cattolico.



Mi sento solo di aggiungere: ma non siamo tutti figli di DIO? Rom, Froci, Negri, Lesbiche, Trans, Asiatici, Sud Americani, ecc ecc ecc

2 commenti:

Giò ha detto...

Mi sento solo di aggiungere: ma non siamo tutti figli di DIO? Rom, Froci, Negri, Lesbiche, Trans, Asiatici, Sud Americani, ecc ecc ecc


Sei un autentico provocatore. :)
No, no che non lo siamo,lo sappiamo benissimo, lo sa anche la chiesa,vorrebbe intervenire a pieni poteri ma non può,con alcune delle persone da te citate sappiamo come,con altre sfrutterebbe il buonismo in nome di Dio.
Io penso che ognuno di noi è figlio del proprio tempo,del proprio destino,costruito da noi stessi ogni giorno con le nostre azioni,con la nostra capacità,con la nostra cultura,con la nostra voglia di vivere le cose e per come le vogliamo vivere,ma spesso cercando di sopravvivere a ciò che ci sta intorno,con le nostre paure,allontanando per questo tutto ciò che è diverso dal nostro modo di vedere,condannandolo un pochino anche se lo si accetta passivamente,ecco questo puo essere inteso come segno di fratellanza,non per questo dobbiamo avere uno stesso Pater,ma ricordo a tutti i lettori che mi hanno seguito fino a qui, che non era mia intenzione annoiarli,e a proposito di fratellanza voglio rammentarvi di Caino e Abele

simpaticouu ha detto...

E ALLORA AGGIUNGO:
DIO MI HA FATTO A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA !!!!!!!