Il blog di Giulio Palastro dove esiste la libertà di essere e dove tutto è notizia !
Lasciate ogni speranza voi che entrate........ chi siete voi che bussate alla mia porta? Chiamarvi donne io non posso, me lo impedisce quell'orrida barba........ LIBERTA' DI ESPRESSIONE..........LIBERTA' DI ESSERE..... !!!!!!!!!
sabato 5 luglio 2008
BOCELLI E FIORELLO !!!!!!!!
Vi prego ascoltatela. Da MORIREEEEEEEEEEEE !!!!!!!!!!!!!
bellissima la versione di Bocelli,ma non è sua ma di carlo Alberto Salustri in arte " Trilussa " ecco la versione originale: Era d'Agosto e il povero uccelletto Ferito dallo sparo di un moschetto Andò per riparare l'ala offesa, a finire all'interno di una chiesa.
Dalla tendina del confessionale Il parroco intravvide l'animale Mentre i fedeli stavano a sedere Recitando sommessi le preghiere.
Una donna che vide l'uccelletto Lo prese e se lo mise dentro il petto. Ad un tratto si sentì un pigolio Pio pio, pio pio, pio pio.
Qualcuno rise a sto cantar d'uccelli E il parroco, seccato urlò: "Fratelli! Chi ha l'uccello mi faccia il favore Di lasciare la casa del Signore!"
I maschi un po' sorpresi a tal parole Lenti e perplessi alzarono le suole, ma il parroco lasciò il confessionale e: "Fermi - disse - mi sono espresso male!
Tornate indietro e statemi a sentire, solo chi ha preso l'uccello deve uscire!" a testa bassa e la corona in mano, le donne tutte usciron pian piano.
Ma mentre andavan fuori gridò il prete: "Ma dove andate, stolte che voi siete! Restate qui, che ognuno ascolti e sieda, io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"
Ubbidienti in quello stesso istante le monache si alzarono tutte quante e con il volto invaso dal rossore lasciarono la casa del Signore.
"Per tutti i santi - gridò il prete - sorelle rientrate e state quiete. Convien finire, fratelli peccatori, l'equivoco e la serie degli errori: esca solo chi è così villano da stare in chiesa con l'uccello in mano.
Ben celata in un angolo appartato Una ragazza col suo fidanzato, in una cappelletta laterale, ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto disse: "Che ti dicevo? Se n'è accorto!"
2 commenti:
bellissima la versione di Bocelli,ma non è sua ma di carlo Alberto Salustri in arte
" Trilussa "
ecco la versione originale:
Era d'Agosto e il povero uccelletto
Ferito dallo sparo di un moschetto
Andò per riparare l'ala offesa,
a finire all'interno di una chiesa.
Dalla tendina del confessionale
Il parroco intravvide l'animale
Mentre i fedeli stavano a sedere
Recitando sommessi le preghiere.
Una donna che vide l'uccelletto
Lo prese e se lo mise dentro il petto.
Ad un tratto si sentì un pigolio
Pio pio, pio pio, pio pio.
Qualcuno rise a sto cantar d'uccelli
E il parroco, seccato urlò: "Fratelli!
Chi ha l'uccello mi faccia il favore
Di lasciare la casa del Signore!"
I maschi un po' sorpresi a tal parole
Lenti e perplessi alzarono le suole,
ma il parroco lasciò il confessionale
e: "Fermi - disse - mi sono espresso male!
Tornate indietro e statemi a sentire,
solo chi ha preso l'uccello deve uscire!"
a testa bassa e la corona in mano,
le donne tutte usciron pian piano.
Ma mentre andavan fuori gridò il prete:
"Ma dove andate, stolte che voi siete!
Restate qui, che ognuno ascolti e sieda,
io mi rivolgo a chi l'ha preso in chiesa!"
Ubbidienti in quello stesso istante
le monache si alzarono tutte quante
e con il volto invaso dal rossore
lasciarono la casa del Signore.
"Per tutti i santi - gridò il prete -
sorelle rientrate e state quiete.
Convien finire, fratelli peccatori,
l'equivoco e la serie degli errori:
esca solo chi è così villano
da stare in chiesa con l'uccello in mano.
Ben celata in un angolo appartato
Una ragazza col suo fidanzato,
in una cappelletta laterale,
ci mancò poco si sentisse male
e con il volto di un pallore smorto
disse: "Che ti dicevo? Se n'è accorto!"
SEI SPLENDIDOOOOOOOOOO
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