NAPOLI - La polizia ha fermato in nottata i due sedicenni, che con il figlio minorenne di un superboss del clan Gionta, avrebbero violentato la turista tedesca che era in tenda con il suo compagno sulla spiaggia di Torre Annunziata. Anche loro sono accusati di rapina e violenza sessuale. Chiamati in causa dal primo minore arrestato sono stati, ieri pomeriggio, interrogati per ore in commissariato. I due ragazzi, uno dei quali, ha compiuto da poco giorni 16 anni, sono stati trasferiti al centro di prima accoglienza dei Colli Aminei, a Napoli. Uno dei due adolescenti ha precedente penali per lesioni. Nello stesso centro si trova anche il figlio del boss, primo fermato per la violenza e riconosciuto dalla vittima, una psicologa venticinquenne di Rostock, in un confronto all'americana.
Caro Alemanno che mi dice?
Usiamo lo stesso trattamento per tutti o facciamo discriminazioni tra stupratori italiani, rumeni , marocchini, inglesi, americani e via dicendo ?
Ma la legge non è uguale per tutti?
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