Sesso 'Speedy Gonzales' per tre italiani su dieci.
Circa il 20-30%, infatti, corre troppo sotto le lenzuola, costretto a fare i conti con l'incubo eiaculazione precoce.
Ma i connazionali alle prese con questo problema, in realtà, potrebbero essere molti di più. La percentuale, assicurano gli andrologi riuniti a Roma in occasione del congresso nazionale della Sia (Società italiana di andrologia), è infatti sottostimata.
A nascondere il problema, secondo gli addetti ai lavori, non sono solo i pregiudizi che spesso hanno la meglio sul desiderio di risolvere la situazione, ma anche i tempi lunghi con cui l'uomo si decide a rivolgersi al medico.
Con il risultato che in otto casi su dieci i pazienti preferiscono l'astinenza (n.d.r. ma siete mattiiii).
E quel 20% di popolazione maschile che va dallo specialista, lo fa in media dopo due anni dall'inizio dei disturbi.
Eppure l'eiaculazione precoce, ricordano gli andrologi, è un problema di salute come tanti altri, che si può affrontare e risolvere con successo.
Il primo passo importante è la diagnosi: non si parla di eiaculazione precoce quando l'episodio è isolato ed è legato a una particolare situazione.
A me è capitato di avere dei partner con problemi di questo tipo e vi assicuro che la prima volta (non sapendo della cosa) ci si rimane davvero molto molto molto male....................
Ad ogni modo: se avete un problema che ve rode, un dubbio che ve assale, scrivete..... scrivete..... scrivete
Gli esperti (in ogni materia)risponderanno....
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