
Sabina Guzzanti sarà indagata per le parole pronunciate contro il Papa l’8 luglio a piazza Navona a Roma. Beppe Grillo no. La procura di Roma ha annunciato di voler chiedere al ministro della Giustizia di procedere contro l’attrice, indagata per vilipendio nei confronti del Papa.
Il pm Angelantonio Racanelli ha invece chiesto al gip di archiviare la posizione di Beppe Grillo che, in collegamento video con la piazza, aveva criticato il Presidente della Repubblica, lo aveva accusato di ‘sonnecchiare’ e di firmare un «provvedimento per la banda dei quattro», ovvero il lodo Alfano. Per la procura queste affermazioni rientravano nel diritto di satira. Sarà poi il ministro della Giustizia a dover autorizzare, secondo quanto previsto dall’articolo 313 del codice penale, lo svolgimento delle indagini nei confronti di Sabina Guzzanti. Nel corso del suo intervento Sabina Guzzanti aveva attaccato duramente anche il ministro delle Pari Opportunità. Ma finora Mara Carfagna non ha ancora querelato l’attrice né presentato denuncia, e quindi non è stato ancora aperto alcun fascicolo. «Siamo al medioevo intergale» è stato il commento di Paolo Guzzanti, deputato del Pdl, padre dell’attrice Sabina Guzzanti. Il giornalista e deputato del Pdl usa l’ironia per chiedere che «un’attrice che ha osato vilipendenre la religione sia sottoposta sulla stessa piazza Navona al giudizio di Dio, consistente nel correre su un tappeto di carboni ardenti senza riportare nessuna ustione». Paolo Guzzanti comunque è convinto che l’episodio giudiziario sia spiegabile con «lo zelo del burocrate», posto che «Ratzinger è persona forte e intelligente abbastanza da non aver bisogno di queste rappresaglie giudiziarie». Antonio Di Pietro, che della manifestazione dell’8 luglio a piazza Navona era l’organizzatore, due mesi fa prese le distanze dalle frasi di Sabina Guzzanti e di Grillo. Ieri invece ha difeso l’attrice. «E’ solo una donna libera, che ha liberamente espresso il suo pensiero. Si può condividere o non condividere, e neanche io l’ho condiviso quel giorno, ma solo ai tempi dell’olio di ricino chi la pensava diversamente finiva in galera. Ma si sa - conclude Di Pietro - essere una donna libera ai giorni nostri è un reato!».
E se querelassi la ratzi perchè regolarmente mi da dell'anormale?
Dimenticavo: non è vilipendio io non sono un cazzo di nessuno
Oggi sono ACIDOOOOOOOOOO
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