Anche nel governo Berlusconi si inizia a litigare sulle unioni civili. Come se il tempo non fosse passato e la pessima esperienza del governo Prodi non avesse insegnato nulla, si ricomincia, stavolta all'interno del Pdl, visto che rappresenta la maggioranza.
Il ministro per le Pari opportunità, Mara Carfagna, in una intervista a «Il Tempo», avverte: «Una legge di questo tipo non è nel programma di governo» (troia !!! n.d.r.), ma sottolinea anche di essere «contraria a ogni forma di discriminazione, anche per le coppie di fatto omosessuali» (glielo hanno suggerito i suoi amici n.d.r. ), pur restando «contraria all'equiparazione con il matrimonio».
Una proposta sulle unioni civili è stata presentata da due ministri, Gianfranco Rotondi e Renato Brunetta.
Nella loro versione si parla di Di.do.re, ovvero di «diritti e doveri di reciprocità». Ed è proprio Gianfranco Rotondi a approfittare delle parole del ministro per le Pari Opportunità per rilanciare la sua idea: «Finalmente si capisce che i 'Di.do.re' sono un'iniziativa di mediazione e di ispirazione cristiana.
Nelle prossime settimane chiederò ai promotori del disegno di legge di sottoporlo a un vaglio non pregiudiziale dei cattolici più avvertiti presenti in Parlamento.
I 'Di.do.re' sono solo il primo di una serie di temi su cui sarà utile esercitare la capacità di dialogo tra laici e cattolici».
Mah..... io sto alla finestra a guardare........
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