Rugby vuol dire virilità: questo è il pensiero che spaventava Gareth Thomas.
La possibilità che il coming out distruggesse il suo status virile e pertanto lo escludesse dal campo di gioco lo terrorizzava.
"Spero che tra dieci anni non ci siano più difficoltà a dichiarare la propria omosessualità.
"Spero che tra dieci anni non ci siano più difficoltà a dichiarare la propria omosessualità.
È diffcile essere l'unico giocatore di livello internazionale pronto a rompere il tabù.
Guardando i numeri, non posso essere l'unico.
Ma non ho notizia di altri omosessuali ancora in attività.
Sarei felicissimo se, nell'arco di 10 anni, questo non fosse più un argomento da affrontare nello sport"
Nel rugby, nello sport, nella vita".
È l'auspicio con cui Gareth Thomas chiude la sua "confessione"
Mamma mia che gnocco!!!!!!!!
Dato che , giustamente, i numeri non tornano glielo diamo un aiutino noi a sapere di altri gay nel rugby.......vero zia ??????
Qui con la sua ex moglie con la quale è stato sposato 4 anni
Beh spero proprio che serva da esempio a tanti sportivi italiani !!!!
2 commenti:
Inutile dire che è bono da morire e che se vuole io son disposto a sposarlo, anche senza aver visto il suo pacco. Giulio, non ci fai un regalo di natale? un "pacco" regalo? Preferisco lui al compagno di Tiziano
Cercherò atte ntamente in rete per farvi un bel PACCO DONO :)
Posta un commento