È un disturbo caratterizzato da alterazioni ciclico-periodiche dell'umore, talora intervallate da periodi asintomatici.
Le manifestazioni principali si osservano durante l'episodio maniacale, durante il quale la persona mostra un umore molto positivo, si esalta, si accresce l'autostima, e la sua capacità di giudizio è alterata.
A questi momenti di euforia si alternano fasi depressive, ovvero di opposta polarità (da cui il termine di "disturbo bipolare") che possono essere o meno intervallate da periodi di eutimia (normotimia o umore in asse).
Se invece le fasi depressive si alternano all'ipomania si parla di 'disturbo bipolare di tipo II'; per la diagnosi è sufficiente un solo periodo di ipomania della durata di almeno quattro giorni.
Ancora, la ciclotimia è un alternarsi di fasi depressive ed ipomaniacali, però mai così gravi e debilitanti da richiedere un ricovero ospedaliero o da compromettere totalmente l'attività sociale e lavorativa dell'individuo.[12]
Diagnosi :
Diagnosi :
Disturbo bipolare I: si osserva uno o più episodi maniacali, ma ne basta uno per la corretta diagnosi.
Inizalmente si mostra solo una breve pausa fra gli episodi e con il passare del tempo, dopo le prime recidive, le fasi di intervallo tendono ad allungarsi e stabilizzarsi.[13]
Disturbo bipolare II: si osserva uno o più episodi depressivi maggiori, spesso viene diagnosticata in ritardo in quanto la si confonde con la forma unipolare.[14]
Disturbo ciclotimico: si alternano episodi ipomaniacali ed eventi depressivi.
Alcuni esami di imaging come la risonanza magnetica mostrano alcune alterazioni a carico delle aree corticali prefrontali, striato e amigdala; la più specifica spettroscopia a risonanza magnetica invece mostra anomalie collegate ai fosfolipidi presenti nelle stesse zone.
Disturbo bipolare II: si osserva uno o più episodi depressivi maggiori, spesso viene diagnosticata in ritardo in quanto la si confonde con la forma unipolare.[14]
Disturbo ciclotimico: si alternano episodi ipomaniacali ed eventi depressivi.
Alcuni esami di imaging come la risonanza magnetica mostrano alcune alterazioni a carico delle aree corticali prefrontali, striato e amigdala; la più specifica spettroscopia a risonanza magnetica invece mostra anomalie collegate ai fosfolipidi presenti nelle stesse zone.
BEH RAGA ADESSO E' TUTTO CHIARO !!!!!!!!
ALTRO GRANDE FRATELLO..........
GRANDE PSICHIATRAAAAAAAAAA
MANDATE MAURO MARIN A CURARSI E FATECI GODERE QUESTA EDIZIONE SENZA PIU' MANI ADDOSSO , SPUTI, VIOLENZA E BETSEMMIE !!!!! (e allora che rimane????)
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