Alle tre del mattino la commissione giustizia del Senato ha dato il via libera al ddl intercettazioni. L'opposizione protesta e annuncia battaglia per l'aula. Dopo una maratona durata circa sei ore il testo che, per ora, impedisce ai cronisti di pubblicare ogni atto di indagine e rende «molto più complessa» la procedura per autorizzare le intercettazioni, passa tra mille proteste dell'opposizione nonostante una sensibile marcia indietro da parte del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che a inizio seduta annuncia la possibilità di tornare al testo licenziato da Montecitorio. Il Guardasigilli prende anche, per alcuni versi, le distanze da ciò che è stato approvato fino a quel momento in commissione giustizia. «Vorrei ricordare - sottolinea il numero uno di largo Arenula - che il governo ha presentato solo un emendamento per trasformare gli 'evidenti indizi di colpevolezzà in 'gravi indizi di reatò. Il resto è stata un'iniziativa di singoli parlamentari»
MI VIENE DA VOMITAREEEEEEEEEEEEEEEE
ANGELINO ALFANO NOTO IN SICILIA PER CERTI AFFARI E CERTE FREQUENTAZIONI, MINISTRO E LECCA...... DEL NANO !!!!!!
UN 'ACCOPPIATA VINCENTE !!!!!!!!!!!!!
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