L'aggressione di Verona
Ragazzo pestato, fermati altri due responsabili
La dinamica dell'aggressione -
Il 30 aprile scorso tre giovani, Raffa (Dalle Donne), Peri e Tarabuio, sono in centro per bere qualcosa in un noto caffè dove si trova gran parte della gioventù cittadina. Sono circa le 23 e ai primi tre si aggiungono anche Corsi e Vesentini. I cinque bevono poi si spostano per raggiungere un altro pub. Verso le due di notte, notano tre ragazzi che stanno fumando sulla strada. Corsi si avvicina e chiede sgarbatamente una sigaretta, la risposta è un no secco e poi partono gli insulti. I tre ragazzi che fumavano replicano alle parole e quindi si passa alle mani. Sono gli aggressori che cominciano a menare schiaffi contro gli altri tre continuando ad apostrofarli per chiedere una sigaretta: "Codino - dice uno degli aggressori rivolgendosi ad un ragazzo che ha la coda di cavallo - dammi una sigaretta". Nella rissa Tommasoli cade a terra e due degli aggressori gli sferrano un calcio alla testa. Gli autori del pestaggio fuggono immediatamente, Dalle Donne, Peri e Tarabuio vanno a casa, gli altri due tornano a Illasi (Verona), il paese dove abitano.
Caccia al diverso - Secondo quanto si é appreso negli ambienti investigativi, farebbero tutti parte di un gruppo di giovani di estrema destra, molti dei quali ultrà del Verona (una delle tifoserie considerate a più alto rischio), il cui obiettivo era la "caccia al diverso". Nell'indagine chiusa un anno fa dalla Digos scaligera, che ha portato alla denuncia di 17 ragazzi tra i 17 e i 25 anni, è infatti emerso che le vittime della banda non erano solo extracomunitari ma tutti coloro che in qualche modo venivano visti come non omologabili con le loro idee. A conferma di ciò, le indagini avevano consentito di accertare violenze nei confronti di un giovane che indossava una felpa del Lecce e di due ragazzi appartenenti al centro sociale "Chimica", aggrediti a colpi di spranga.
CONTINUIAMO ANCORA A VOTARLI???????????
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