Si è spenta ieri Marisa Merlini, morta nella notte a Roma pochi giorni prima di tagliare il traguardo degli 85 anni. Soubrette, caratterista, attrice e diva fino all'ultimo, a gennaio era tornata alla ribalta da Costanzo per una furiosa litigata con la collega 83enne Silvana Pampanini: «Ho avuto più flirt io di te - diceva con il suo accento romano e la voce da fumatrice - ma ti sei vista? Hai la pelle tutta screpolata, io invece non c'ho una ruga».Grande amica di Anna Magnani, aveva lo stesso carattere fumantino e la battuta pronta. «Era sempre se stessa, dentro e fuori dal set, capace di piegare il personaggio alla sua identità: una qualità che ho trovato raramente in un attore», ha detto di lei Pupi Avati, ultimo a dirigerla nel 2005 ne La seconda notte di nozze. .

Nota al grande pubblico per il ruolo della levatrice in Pane, amore e fantasia di Luigi Comencini, nella sua carriera la Merlini ha tenuto testa a partner come Totò, Alberto Sordi e Vittorio de Sica: per Enzo Garinei, suo collega dai tempi di Totò cerca moglie, «Marisa era una donna con uno sguardo che ti divideva in due: non sapevi mai se ridere o avere paura».Volitiva e vanitosa come una vera star, nel 1960 preferì recitare ne Il vigile con Sordi scartando La ciociara di De Sica: non era convinta di «interpretare il ruolo di una donna molto più grande» e così al suo posto fu scelta Sophia Loren, che in quella parte vinse addirittura l'Oscar. All'apparenza nessuna invidia, anche se tra dive non è mai detta l'ultima parola: «Quando andavo a visitarla - ha detto il suo medico - mi raccontava del lavoro e delle colleghe. E qualcuna sì, scherzando ma la criticava. L'ho vista soltanto due giorni fa e l'ho trovata lucida, ironica, attenta».
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