Che abbia o meno costi per lo Stato, ogni proposta di regolarizzazione delle unioni civili pare destinata a spaccare le maggioranze. Era accaduto al governo Prodi e ora tocca alla maggioranza di centrodestra.
Pomo della discordia questa volta due ministri, il "laico" Renato Brunetta e il cattolico Gianfranco Rotondi e i loro 'Di.do.re', ovvero "diritti e doveri di reciprocità dei conviventi".
Per ora su quello che saranno i Di.do.re si sa poco se non che dovrebbero essere a costo zero per lo Stato e che non dovrebbero prevedere welfare ma solo diritti individuali. Rassicurazioni che però non bastano alla Pdl, che, nel giro di poche ore, sul lavoro dei due ministri si spacca tra sostenitori e detrattori.
Il primo altolà arriva dal presidente dei senatori della maggioranza, Maurizio Gasparri che categorico annuncia: "Sull'argomento non c'è spazio in questo Parlamento e in questa legislatura per iniziative che vadano in contrasto con la tutela della famiglia così come la Costituzione la descrive".
Sulla stessa scia anche Lega Nord.
Il primo altolà arriva dal presidente dei senatori della maggioranza, Maurizio Gasparri che categorico annuncia: "Sull'argomento non c'è spazio in questo Parlamento e in questa legislatura per iniziative che vadano in contrasto con la tutela della famiglia così come la Costituzione la descrive".
Sulla stessa scia anche Lega Nord.
Un richiamo al rispetto del programma non convince Rotondi, che non solo ricorda come "niente vieti che il Parlamento disciplini" le unioni civili "con un testo non ideologico e una maggioranza bipartisan", ma anzi a Gasparri consiglia "maggiore prudenza, perché alla presentazione del testo potrà stupirsi di registrare anche il suo consenso".
La tutela della famiglia??????
Ma più tutelata di com'è adesso che vogliamo fare ?
Gasparri cambia pusherrrrrrrrrrrrr
Ma potevamo mai pensare che i fascisti ci tutelassero?
Io propondo i Do Re MI Fa Sol !!!!!!!!
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