Intervenendo telefonicamente a BALLARO' il nostro carissimo presidente , si indirizza in modo particolare contro Di Pietro che lo aveva accusato di essere un “corruttore politico”, e sbotta:
“Lo invito, dopo queste accuse, a fare il suo dovere, deve andare dai magistrati e denunciarmi. Se non lo farà lui, lo farò io querelandolo per calunnia”.
Segue una precisione sulla vicenda Rai:
“Non ho mai incontrato Villari. Non ho mai chiesto un appuntamento con l’onorevole Orlando. Mi era stato proposto da un onorevole di Fi ma ho rifiutato”(e io sono BABBO NATALE n.d.r.).
Infine: “E’ vero che nel 1994 ho chiesto di incontrare Di Pietro perché volevo fargli fare il ministro. Ma allora – aggiunge -
non sapevo che da magistrato aveva messo in prigione tante persone innocenti. Quando l’ho saputo ho cambiato idea”.(chiamate la neuro deliri n.d.r.) Chiuso argomento.
Poi è il turno di Guglielmo Epifani, ospite in studio, per affrontare il mistero dell’incontro a Palazzo Grazioli di qualche giorno fa tra lo stesso premier, alcuni ministri, la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e i segretari di Cisl e Uil, che scatenò polemiche proprio per l’assenza della Cgil. “
Si è fatto un incontro – ricorda Berlusconi - ma non a casa mia, e non per cena. Ero stato io stesso invitato, e fino a venti minuti prima non ne sapevo niente neanche io”.
Epifani replica, chiedendo al premier se ritiene che “
il più grande sindacato italiano sia irrilevante proprio quando si affrontano i temi della crisi”, e invitandolo a “non aver paura del confronto con la Cgil”.Gelida la reazione del premier:
“Trovo fuori luogo queste affermazioni. La vita politica è fatta di molteplici incontri, quello di cui parliamo era uno dei tanti incontri non ufficiali. Mentre in incontri ufficiali molte volte la Cgil è stata invitata e non si è presentata. Avevate una precisa indicazione - incalza Berlusconi noncurante delle proteste di Epifani - suggerita a lei dalla sinistra di far fallire la trattativa Alitalia. Non le permetto di fare dichiarazioni che non rappresentano la realtà”. Quindi, precisa, “non credo di avere bisogno della sua autorizzazione per incontrare alcuni protagonisti del mondo della politica e del lavoro”, e poi aggiunge una frecciatina delle sue: “Chiederò a lui il consenso su tutto”.
Direi che non c'è niente da commentare.
Il NANO si commenta da solo